MOUNTAINS Secret Harmony of the Earth

MOUNTAINS
Secret Harmony of the Earth

L’armonia della natura si dischiude e capta il respiro profondo dell’universo

Firenze, Fondazione Franco Zeffirelli, Sala della Musica
dal 7 al 30 novembre 2018

 La montagna suona la sua contrastata melodia, fra le note altissime delle rocce, tese verso il cielo, e i mormorii soavi del vento in basso, fra le acque e le nebbie.

 a cura di Cristina Acidini

 Nei paesaggi di Mao Jianhua ritroviamo le lunghe, tortuose impaginazioni di rivi fluviali scorrenti ad anse fra le campagne alberate, ma soprattutto le vette montuose che s’innalzano impervie e ripide, spesso da pallide e indistinte falde di nebbia. Il senso della natura che ispira e guida l’artista è uno stato spirituale, che poco o nulla ha a che fare con una rappresentazione “realistica” del vero: anzi, esige una trascendenza verso l’astrazione, che si esprime in un’ascetica stilizzazione delle forme e in un’inflessibile austerità della gamma cromatica.

È sulle Montagne Gialle che l’artista ha trovato la sua strada personale alla pittura Shan shui, curandone con dedizione ogni aspetto, dal supporto (la carta), agli strumenti (i pennelli), alla gamma cromatica (gli inchiostri). Per lo più utilizzando inchiostro nero su fondo bianco, la tecnica di Mao Jianhua, severamente minimalista, procede per pennellate decise, che spaziano dal nero più cupo alle più tenui sfumature di grigio talvolta interrotte da inaspettate tinte pastello, su carta Xuan fatta a mano, ottenuta dalla corteccia dell’albero del sandalo, fin da tempi remoti usata per scrivere e per dipingere.

Nella pittura di Mao anche la musica ha una profonda rilevanza. Per decifrare nella sua pienezza questo concetto di “unità delle arti” è opportuno risalire alle antiche tradizioni culturali della Cina imperiale, in cui le diverse forme d’arte si consideravano originate da un medesimo nucleo di vita creativa interiore, allo stato supremo dell’essere. La musica dello strumento a corda guqin, il gioco degli scacchi, la calligrafia e la pittura erano considerate le quattro pratiche basilari che ognuno doveva coltivare per educare e raffinare se stesso. Secondo Mao la pittura e la musica sono la stessa cosa, e i suoi dipinti rivelano il ritmo della vita che scaturisce dal suo cuore. La musica del guqin presenta la natura con il suono, mentre la pittura lo fa sotto forma d’immagini, attraverso linee e colori. E nel perseguire l’armonia con la natura, la musica del guqin induce l’ascoltatore al ricongiungimento con la propria esistenza spirituale e crescita interiore. È questa una fonte d’ispirazione per la pittura di Mao, che si esprime quando egli cerca e raggiunge l’armonia fra il proprio ritmo vitale e la musicalità immanente delle montagne e dei fiumi.”

FONDAZIONE FRANCO ZEFFIRELLI
SALA DELLA MUSICA
DAL 7 AL 30 NOVEMBRE 2018
Mao Jianhua Art. MOUNTAINS Secret Harmony of the Earth 2018